Descrizione dei dieci comandamenti dell'etica informatica

I dieci comandamenti dell'etica dell'informazione prendono il loro nome dalla storia biblica di Mosè.

I e II: danni e interferenze

Il primo comandamento dell'etica informatica è: "Non userete un computer per danneggiare altre persone". È generalmente accettato che il danneggiamento delle persone sia in qualche modo sbagliato, e questo primo comandamento ribadisce che ciò vale per il danno inflitto a un computer.

Il secondo comandamento dice: "Non interferirai con il lavoro al computer di altre persone". Lavorare con un computer può essere un compito delicato e dispendioso in termini di tempo e interrompere questo lavoro non è solo maleducato e un'intrusione nella privacy, ma può potenzialmente causare danni o perdita di informazioni.

III e IV: stupro e rapina

Il terzo comandamento dell'etica del computer è: "Non interferirai con i file del computer di altre persone". La privacy personale è importante per tutti e guardare i file di qualcuno senza invito, sia di persona che tramite Internet, costituisce una violazione della privacy.

Il quarto comandamento dice: "Non userete un computer per rubare". Proprio come rubare nel mondo reale è un crimine, usare un computer come mezzo per rubare denaro, informazioni, materiale protetto da copyright e altre informazioni non solo è dannoso e potenzialmente dannoso, ma spesso illegale.

V e VI: mentalità e sottrazione di software

Il quinto comandamento dell'etica informatica afferma: "Non utilizzerai un computer per fornire false testimonianze". Un computer non dovrebbe essere usato come aiuto o mezzo per mentire, falsificare o spergiurare, indipendentemente dal metodo o dalla ragione.

Il sesto comandamento dice: "Non copierai né utilizzi software registrato per il quale non hai pagato". Non importa quanto possa costare legalmente, l'hacking o la copia di software che non hai acquistato per nessuna ragione è come rubare denaro a sviluppatori e programmatori che progettano software.

VII e VIII: Uso delle risorse e proprietà intellettuale

Il settimo comandamento dell'etica informatica afferma: "Non utilizzerai le risorse informatiche di altre persone senza autorizzazione o compenso adeguato". Rubare la larghezza di banda, il software o anche l'hardware di qualcuno è sbagliato. Chiedi sempre il permesso di usare quelle risorse e, se necessario, devi essere disposto a pagarle.

L'ottavo comandamento è: "Non ti approprierai della produzione intellettuale di altre persone". Il plagio è un crimine. Non prendere mai il lavoro di qualcuno, che sia un'opera d'arte, musica, video, scrittura o qualsiasi altro prodotto dello sforzo di qualcuno, e affermare che è di tua proprietà. Chiedi sempre il permesso e riconosci il credito dove è dovuto.

IX e X: progettazione responsabile e considerazioni

Il nono comandamento dell'etica informatica afferma: "Pensa alle conseguenze sociali del programma che stai scrivendo o del sistema che stai progettando". Nella progettazione di software o di un sistema informatico, tenere sempre presente i modi in cui potrebbe influire sui consumatori finali. Il tuo sito di social networking potrebbe incoraggiare "cyberbullismo"? Il sistema di voto elettronico potrebbe essere manipolato da persone senza scrupoli? Le conseguenze delle nostre azioni e creazioni potrebbero avere uno scopo maggiore di quanto previsto durante la progettazione.

Il decimo e ultimo mandato di etica dei computer è: "Usa un computer in un modo che garantisca sempre considerazione e rispetto per i tuoi colleghi". Usa il computer in modo responsabile per fare cose positive e produttive per te e per quelli che ti circondano. Non utilizzare mai il computer in un modo che potrebbe degradare i colleghi o far sì che altri lo facciano.