Storia dell'amplificatore audio

inizio

Il primo amplificatore audio è stato realizzato nel 1906 da un uomo di nome Lee De Forest ed è arrivato sotto forma di triodo a valvole sottovuoto. Questo speciale meccanismo si è evoluto da Audion ed è stato sviluppato da De Forest. A differenza del triodo che ha tre elementi, l'Audion ne aveva solo due e non amplificava il suono. Più tardi, durante lo stesso anno, fu inventato il triodo, un dispositivo con la capacità di regolare il movimento degli elettroni da un filamento a una scheda audio e di modulare. È stato determinante nell'invenzione della prima radio AM.

Tubi a vuoto

Dopo la seconda guerra mondiale, c'è stato un aumento della tecnologia a causa dei progressi sviluppati durante la guerra. I primi tipi di amplificatori audio erano fatti di valvole o valvole a vuoto. Un esempio di questi è l'amplificatore Williamson, del 1946. A quel tempo, quel particolare dispositivo era considerato in grado di produrre un suono di qualità superiore rispetto ad altri amplificatori disponibili al momento. Il mercato degli amplificatori sonori era ampio ei dispositivi a valvole potevano essere acquistati a prezzi convenienti. Negli anni '60, i grammofoni e le televisioni hanno reso popolari gli amplificatori a valvole.

transistori

Negli anni '70, la tecnologia delle valvole fu sostituita dal transistor al silicio. Sebbene le valvole non siano state completamente distrutte, come dimostrato dalla popolarità dei tubi catodici, che vengono utilizzati per le applicazioni di amplificazione, i transistor al silicio sono diventati sempre più presenti. I transistor hanno amplificato il suono cambiando la tensione dell'ingresso audio attraverso l'uso di semiconduttori. Le ragioni della preferenza dei transistor sulle valvole erano che erano più piccoli e quindi più efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, erano più adatti a ridurre i livelli di distorsione ed erano meno costosi da produrre.

Stato solido

Gli amplificatori audio più usati oggi sono considerati transistor allo stato solido. Un esempio di questo è il transistor a giunzione bipolare, che ha tre elementi fatti di materiali semiconduttori. Un altro tipo di amplificatore utilizzato negli ultimi anni è il transistor MOSFET o semiconduttore a effetto di campo dell'ossido di metallo. Inventato da Julius Edgar Lilienfeld, è stato concepito per la prima volta nel 1925 e ha applicazioni per circuiti digitali e analogici.

sviluppi

Sebbene gli amplificatori a stato solido offrano comfort ed efficienza, non riescono ancora a produrre la qualità di quelli prodotti con le valvole. Nel 1872, Matti Otala scoprì il motivo: distorsione di intermodulazione (TIM). Questo particolare tipo di distorsione è stato causato dal rapido aumento della tensione nel dispositivo di uscita audio. Ulteriori indagini hanno risolto questo problema portando gli amplificatori a cancellare TIM.